DETRAZIONE FISCALE

DETRAZIONE FISCALE 2020


DETRAZIONE FISCALE 2019

Proroga ecobonus edifici: la tabella con gli interventi incentivabili e le aliquote di detrazione QUI, eccone un estratto:     




E’ attesa a breve la pubblicazione di uno o più decreti da parte del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con altri ministeri che devono precisare gli aspetti tecnici, procedurali e di controllo. A seguito di ciò la Task-force ENEA sarà nelle condizioni di poter aggiornare il sito per la trasmissioni dei dati, i vademecum dei singoli interventi e tutto il materiale tecnico-informativo.


Fonte: www.casaeclima.com











Rinnovate per il 2016 la detrazione al 50% per le ristrutturazioni edilizie (tetto di 96mila euro per ogni immobile), con il relativo bonus mobili (tetto a 10mila euro), e la detrazione al 65% per le opere di riqualificazione energetica degli edifici





Detrazioni fiscali "65%"


Prorogate dalla Legge di Stabilità 2016 le detrazioni per interventi di efficienza energetica sugli immobili

  • nella misura del 65% per spese sostenute dal 01/01/2016 al 31/12/2016
Il soggetto, incaricato dalla legge, cui inviare la documentazione obbligatoria per fruire delle detrazioni è l'ENEA, che svolge anche un ruolo di assistenza tecnica agli utenti. La documentazione deve essere inoltrata per via telematica.


Gli interventi che possono rientrare in detrazione riguardano:
-FACCIATE (isolamento a cappotto, parete ventilata, intonaci isolanti, isolamento all'interno, isolamento in intercapedine, sistemi oscuranti);
-FINESTRE (vetri, telai e cassonetti);
-COPERTURE (isolamento all'intradosso, tetto ventilato)
-SOLAI E PAVIMENTI
-IMPIANTO DI RISCALDAMENTO(generatore a condensazione, biomassa, pompe di calore, contabilizzazione, valvole termostatiche, impianto di riscaldamento a pavimento radiante)
-SOLARE TERMICO

Detrazioni fiscali "50%"


A seguito dell'entrata in vigore dell'ultima Legge di Stabilità, la detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie è stata prorogata fino al 31 dicembre 2016.

Fondamentale rimane che si tratti di interventi su edifici esistenti, quindi risultano esclusi nuove costruzioni ed ampliamenti. In quest'ultimo caso si potrà detrarre solo la parte di spesa relativa alla ristrutturazione della parte di edificio esistente.
Per provare che l'immobile sia esistente è necessario che risulti accatastato o che sia stata presentata domanda di accatastamento.
L’incentivo è previsto per interventi compiuti sul patrimonio edilizio esistente esclusivamente a destinazione residenziale e consiste in uno sconto dell’IRPEF pari al 50%.

Il tetto massimo di spesa è fissato in 96.000 euro a cui si possono aggiungere ulteriori 10.000 euro da spendere per l’acquisto di mobili per arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione e grandi elettrodomestici di classe energetica almeno A+.
Quindi, lo sconto massimo ottenibile è pari alla metà di questo tetto di spesa, cioè 48.000 euro per gli interventi edilizi, più 5.000 euro per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Può usufruire del bonus mobili solo chi ha usufruito anche del bonus ristrutturazioni.
La detrazione si ripartisce unicamente  in 10 rate annuali di pari importo.

Inoltre per gli interventi soggetti a detrazione 50% è prevista l’applicazione, per l'esecuzione dei lavori, dell’aliquota Iva agevolata del 10%.

Un elenco completo degli interventi detraibili lo trovate nella Guida dell'Agenzia delle Entrate, aggiornata a Settembre 2014, alla pagina 26.
Ci sono alcune tipologie di lavori, quali l'installazione di inferriate o la sostituzione del tubo del gas, che pur essendo di manutenzione ordinaria, sono considerati dall'Agenzia detraibili anche per edifici privati.


Le spese detraibili sono relative all’acquisto dei materiali, quelle professionali, oneri concessori, imposte di bollo, diritti di segreteria,  dei mobili ed elettrodomestici.

Tra gli interventi anche quelli di recupero a fini abitativi di sottotetti esistenti. Per questo tipo di interventi è necessaria la redazione di un atto notarile per definire il sottotetto come pertinenza dell’abitazione esistente e anche l’onorario da corrispondere per la sua redazione al notaio rientra tra i costi ammessi a detrazione 50%.

Per ottenere lo sconto IRPEF non è necessario presentare alcuna domanda o richiesta specifica, ma è sufficiente, in sede di dichiarazione dei redditi, indicare i dati catastali dell’immobile oggetto dell’intervento.

E’ indispensabile, però, che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale.

Al bonifico effettuato verrà applicata dalle banche una ritenuta d’acconto dell'8% sulla somma spettante al beneficiario, con un aumento, quindi, rispetto al 4% in vigore lo scorso anno.

Oltre alla copia di fatture e bonifici è importante conservare il titolo autorizzativo necessario per eseguire i lavori. Nel caso in cui per i lavori intervenga più di una impresa, anche non contemporaneamente, deve essere inviata all’ASL competente con raccomandata A.R., una comunicazione.

Altri documenti da conservare sono:
domanda di accatastamento, nel caso in cui l’immobile non sia ancora censito;
ricevute di pagamento ICI o IMU, se dovuta;
delibera assembleare di approvazione dei lavori per i lavori condominiali e tabella millesimale di ripartizione delle spese;
-  consenso del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati da altri soggetti, diversi dai familiari conviventi.